L'ESAME DELLE FECI

ESAME FECI E'il caposaldo della veterinaria, tutti i cuccioli lo fanno, tutti gli animali che vivono all'aperto lo fanno, tutti gli animali con diarrea lo fanno, tutti i proprietari sanno che prima o poi dovranno vincere il proprio disgusto e insacchettare, imbarattolare, conservare e donare al veterinario un odoroso pacchetto. Nonostante la fama di questo esame, pochi sanno nel dettaglio come conferire un adeguato campione di feci, come poi viene elaborato e cosa aspettarsi da questo miracoloso esame, ma andiamo con ordine! A COSA SERVE L'ESAME FECI? Serve a ricercare le uova di parassiti, responsabili di dissenteria, sangue nelle feci, malassorbimento, ritardo dell’accrescimento, malessere generale, vomito. Una volta individuati i parassiti, si potrà trattare l'animale col farmaco più appropriato. COME RACCOGLIERE CORRETTAMENTE I CAMPIONI DI FECI? Prima cosa fondamentale: nel dubbio meglio abbondare! certo, se sono le feci di un alano magari basta anche metà scarica, ma se siete incerti portate tutto, penseremo noi a disfarci dell'eccesso! Più materiale abbiamo su cui lavorare più il risultato sarà certo. Meglio raccogliere le feci fatte in più volte: i parassiti producono uova a intermittenza, quindi non è detto che ci siano in tutte le scariche, più campioni ci sono più l'esame sarà attendibile (3 campioni di scariche diverse sono sufficienti). Non è necessario che le cacche siano immacolate , ovvero, se ci sono granelli di sabbietta, fili d'erba, terra, legnetti o quant'altro non importa; non dobbiamo ricercare dei batteri, non dobbiamo fare un esame colturale, la presenza o l'assenza delle uova di parassiti non è influenzata da questo, dopo vedremo che le feci vengono filtrate e questi contaminanti vengono rapidamente eliminati. Per lo stesso motivo non è importante se conservate le feci nei sacchettini, nei barattoli, in bicchieri, va bene tutto, non è necessario che siano sterili! Per conservarle poi, trovate un posto al fresco e al riparo dalla luce solare, magari dove l'eventuale odore non possa infastidire. Prese queste precauzioni potete venire tranquilli in ambulatorio col vostro regalino. Se avete più animali che vivono assieme e non sapete distinguere le feci di un soggetto o dell’altro non importa: se gli animali vivono a stretto contatto è facile che abbiano entrambi gli stessi parassiti. COME SI ESEGUE UN ESAME FECI PRATICAMENTE? Viene presa parte delle feci da ogni campione; viene aggiunta un soluzione ipertonica, ovvero un liquido con un peso specifico molto alto che è in grado di portare le uova dei parassiti in superficie; per far sì che le uova vengano liberate dalle feci si pesta il tutto con un pestello in un mortaio, il liquido così ottenuto viene filtrato con un colino per eliminare le particelle più grossolane che impedirebbero di vedere le uova di parassiti; il liquido viene poi versato in una provetta che viene centrifugata per far depositare sul fondo i detriti; al campione viene poi aggiunta dell'altra soluzione ipertonica fino a che il liquido non raggiunge il bordo della provetta; viene aggiunto un quadratino di vetro chiamato vetrino coprioggetto; a questo vetrino, che viene a contatto con la superficie del liquido si attaccheranno le uova dei parassiti; ai aspetta un certo tempo in modo che le uova vengano tutte a galla e poi si va ad osservare il vetrino al microscopio alla ricerca delle famose uova. CHE COSA SI VEDE AL MICROSCOPIO? Una volta terminata la metodica sopra descritta sta al veterinario andare ad esaminare al microscopio il vetrino per cercare e riconoscere le uova di parassiti. Tra i più comuni parassiti che possiamo trovare ci sono: ASCARIDI;
COCCIDI;
ANCILOSTOMI;
TRICHIURIDI.
QUESTO ESAME RILEVA TUTTI I PARASSITI?​ No, rileva principalmente le uova dei parassiti sopra descritti, per altri tipi di parassiti ci sono altre metodiche: per quel che riguarda la GIARDIA bisogna fare uno SNAP test apposito sempre sulle feci; le uova di TENIA raramente si vedono col normale esame feci per flottazione, fortunatamente la loro presenza è facilmente riscontrabile ad occhio nudo perché alcuni segmenti di questa tenia, le proglottidi, tendono ad attaccarsi alla regione perianale e appaiono come dei chicchi di riso bianchi. Gli STRONGILI polmonari, tendono a vivere direttamente nei polmoni, si possono trovare i parassiti anche nelle feci, ma per rilevarli si devono trattare le feci con una metodica particolare chiamata di BAERMANN. I parassiti appartenenti al genere CAPILLARIA, invece si trovano nell’urina. PERCHE’ NON POSSO DARE DIRETTAMENTE IL FARMACO PER I VERMI, MA DEVO FARE L’ESAME FECI? Oppure: MI HANNO DETTO CHE IL MIO CUCCIOLO E’GIA’ STATO SVERMINATO ALLA CIECA, PERCHE’ DEVO FARE COMUNQUE UN ESAME FECI? Perché non tutti i parassiti si trattano con lo stesso farmaco, purtroppo non esiste un unico farmaco in grado di eliminare tutti i parassiti, è quindi importante capire da quale parassita è colpito l’animale per usare il farmaco più appropriato, anche nel caso sia già stato sverminato potrebbe avere un parassita non sensibile a quel tipo di medicinale e quindi essere ancora parassitato. PERCHE’ E’PREFERIBILE NON SVERMINARE ALLA CIECA? E’ una metodica molto diffusa, si tratta di dare un farmaco che tratta dei parassiti generici, senza sapere effettivamente quali parassitano l’animale, normalmente è una metodica innocua, al limite il medicinale risulta inutile, ma è sempre meglio trattare in maniera mirata un animale in base ai parassiti rilevati dall’esame feci. Perché? A causa delle INFESTAZIONI MISTE. Facciamo un esempio pratico: un gattino ha un’infestazione mista con due tipi di parassiti ovvero Ascaridi e Coccidi . Questi due parassiti vengono eliminati da farmaci diversi. Viene fatta una sverminazione alla cieca con un comune vermifugo, che agisce eliminando gli ascaridi; a questo punto l’equilibrio che si era instaurato tra i due parassiti si rompe, i coccidi rimangono da soli col campo libero, iniziano a replicarsi a dismisura, questo loro aumento genera dei sintomi che magari prima non c’erano come diarrea, vomito, abbattimento che in un cucciolo o in un animale già debilitato possono avere conseguenze gravi. Quindi se si può è meglio sapere esattamente con quale farmaco o mix di farmaci trattare l’animale, tuttavia è una metodica che si fa ancora in quegli animali di cui non si riescano a reperire le feci, randagi, o aggressivi.

Commenti