Curare un cane che ha contratto la leishmaniosi. Si puo' ?

Per la terapia, così come per la diagnosi, è indispensabile rivolgersi esclusivamente al proprio medico veterinario. Quando si intraprende il percorso terapeutico è necessario sapere che oltre alla somministrazione di famraci andranno fatti dei controlli periodici per verificare l'andamento della malattia. Dovrete affrontare un periodo impegnativo fatto di iniezioni quotidiane. Diventerete ottimi infermieri e alla fine vedrete la luce in fondo al tunnel. Trascorso il primo mese di iniezioni avrete da somministrare pillole al vostro cane per almeno sei mesi, ma se i suoi reni non saranno stati troppo compromessi dalla malattia, potrà vivere una vita felice e normalissima. Periodicamente dovranno essere fatti dei controlli per il monitoraggiio di eventuali recidive. Se il tuo cane ha contratto la malattia è necessario evitare che possa infettare altri cani tramite le punture del pappatacci. Il miglior rimedio alle punture di pappataci è la prevenzione. A tal proposito, è bene ricordare l'avversione che questi insetti nutrono per la luce: per limitarne l'azione, l'ideale è aerare quotidianamente i locali, esponendoli quanto più possibile ai raggi del sole, che per i pappataci fungono da deterrente. Un'ulteriore accortezza consiste nell'evitare i ristagni idrici (attenzione, ad esempio, all'acqua che resta nei sottovasi) e l'accumulo di detriti organici, che, per i pappataci, rappresentano gli habitat perfetti in cui riprodursi. Altre strategie contro le punture di pappataci consistono nel: limitare le passeggiate serali o notturne del cane; permettere all'animale di dormire dentro casa, soprattutto in estate e se si vive in zone endemiche; prestare particolare cura e attenzione alla cuccia del cane; utilizzare sull'animale prodotti repellenti specifici, rispettando la corretta frequenza di applicazione. Quando il cane vive in un’area endemica per la LEISHMANIOSI o vi si reca e nel periodo di attività dei flebotomi (maggio-ottobre), è raccomandato dai veterinari proteggere il cane utilizzando un prodotto che agisca, oltre che contro PULCI e ZECCHE, anche contro i flebotomi o pappataci. È consigliato che l’azione contro i flebotomi o pappataci sia repellente (anti-feeding) e insetticida. Infatti, quando un cane trattato con un prodotto repellente e insetticida è esposto ai flebotomi, questi non compiono il pasto di sangue sul cane (azione repellente) e sono rapidamente eliminati (azione insetticida), non andando quindi a pungere altri cani e riducendo il rischio di diffusione della LEISHMANIOSI. Per ogni dubbio o consiglio chiedi al tuo veterinario!

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