IL PAPPATACIO E’ un insetto molto piccolo che misura dai 2 ai 4 mm, dimensioni molto inferiori quindi a quelle della comune zanzara. E’ di color sabbia e anche le ali sono pelose. La femmina del pappatacio, esattamente come avviene nella zanzara, ha bisogno di sangue per completare il proprio ciclo vitale, per questo punge e per questo motivo i pappataci vengono definiti insetti ematofagi (magio sangue), al contrario delle zanzare però, il loro volo è silenzioso da qui deriva il nome pappatacio (pappo, cioè mangio e taccio). Sono animali notturni, iniziano la loro attività al crepuscolo e di giorno rimangono nascosti nelle crepe dei muri, sotto le foglie, nelle tane degli animali. Pur avendo le ali non sanno volare molto bene, ma soprattutto non riescono a volare contro vento, proprio per questa ragione non si allontanano mai molto dalla loro area. Il pappatacio ama il caldo e inizia il suo ciclo QUANDO LE TEMPERATURE RAGGIUNGONO I 25° MEGLIO SE CON UN CERTO GRADO DI UMIDITA’. La nostra nazione offre per gran parte dell’anno queste caratteristiche, ma mentre una volta si pensava che fosse una malattia diffusa soprattutto nelle aree costiere del sud Italia, ora si è visto che è diffusa ovunque, anche a Nord Est, soprattutto nelle zone collinari. Il ciclo vitale si aggira sui 45 giorni, quindi solitamente al nord riesce a completare 2-3 cicli, mentre al sud, dove le temperature rimangono sopra i 25° più a lungo, anche 4-5. PER QUESTO MOTIVO RACCOMANDIAMO DI INIZIARE IN PRIMAVERA UN ANTIPARASSITARIO CHE AL SUO INTERNO CONTENGA UN REPELLENTE CONTRO QUESTI INSETTI, solitamente a partire da aprile fino a settembre, ma se le temperature sono più alte è consigliato estendere il periodo.

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