Il mercurio è uno dei rimedi più antichi usati in Medicina, ma già nell'antico egitto e in Babilonia se ne notarono gli effetti tossici.
Mercurius solubilis Hahnamanni è indicato per la cura di ghiandole, ossa e periostio, denti, mucose, intestino, pelle fegato, reni, occhi, SNC e SNP (sistema nervoso centrale e periferico).
Caratteristiche peculiari dei pazienti per i quali Mercurius è indicato:
- sensibilissimo al calore o al freddo
- odore fetido di tutte le secrezioni
- salivazione che lascia macchie gialle sui tessuti
- Stati infiammatori (ossei, articolari) che aggravano di notte e migliorano di giorno
- Ghiandole salivari, linfonodi, mammelle, fegato gonfi e infiammati
- ulcere brucianti con essudato giallo verdastro
- facilità a sviluppare ascessi senza avere febbre
- ragadi agli angoli della bocca e degli occhi
- tremore alle zampe anteriori e tremolio diffuso a tutto il corpo
- convulsioni nei cuccioli
- febbri ricorrenti dopo scariche soppresse
- catarro oculare
- ulcerazioni e infiammazione della cornea
-lacrimazione copiosa con lascrime escorianti che producono una linea rossastra sul muso
- otite media con rottura del timpano, con dolori pungenti, micosi e poliposi
- ulcerazione cronica delle ossa nasali (con scariche nasali dense, gialle, sanguinolente
- gengiviti, piorrea e dolore ai denti (gengive rosse e molli, dondolio dei denti, facile sanguinamento delle gengive, ascessi alle radici dentarie con denti che sembrano troppo lunghi
- ulcerazione della lingua
- ulcere piane o perforanti all'interno delle guance, sul palato molle e sul palato duro.
Gli animali per cui questo rimedio può risultare efficace e portare a guarigione, sono soggetti solitari, isolati, schivi. Sono animali che mostrano avversione ad essere toccati, guardati o avvicinati. Hanno avversione alla compagnia pur possedendo la capacità di essere amorevoli e socievoli.
Quando sono malati sono ansiosi e irrequieti soprattutto di notte. Negli episodi di infiammazione acuta, possono diventare nervosi e violenti per delle sciocchezze.
Non accettano di essere forzati a fare cio' che non vogliono.
Dott.ssa Enrica Rigolon
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