Boli di Pelo nel gatto

I gatti sono dei mammiferi molto attenti alla pulizia del loro manto o “grooming”, un’attività che da neonati ricevono dalla mamma, la quale in modo ordinato e rituale lecca i suoi cuccioli per coccolarli, per pulire il pelo, ma anche per stimolarli durante l’allattamento, la minzione e la defecazione. La funzione del grooming è sia psichica, perché aiuta il gatto a rilassarsi e riequilibrarsi emotivamente; che fisica: pulizia del manto (quindi rimozione dei peli morti, dello sporco e dei parassiti), stimola la produzione di sebo e lo distribuisce in tutto il manto (in modo da renderlo morbido), stimola la circolazione sanguigna, ha funzione termoregolatoria (il gatto durante le giornate molto calde per abbassare la temperatura distribuisce la saliva sul manto). Da ciò ne consegue che la qualità del manto è indice di informazioni importanti sulla salute del piccolo felino, un manto sporco, unto, con nodi, è tipico di un gatto anziano che a causa della sua osteoartrite non riesce più a pulirsi per bene; o di un gatto giovane malato o stressato. Chiaramente la rimozione puntuale di detriti e peli può creare “i boli di pelo” che se non opportunamente gestiti possono rivelarsi pericolosi per la salute dei nostri felini domestici. I boli di pelo si presentano in maniera più frequente durante i periodi di muta, sia nei gatti a pelo lungo che in quelli a pelo corto e destano molta preoccupazione poiché risultano particolarmente fastidiosi da espellere e i gatti non li possono digerire. Si tratta quindi di piccole masse di pelo che si accumulano all’interno dello stomaco dei gatti in seguito a leccamento del manto.
La superficie ruvida della lingua del gatto è costituita da papille simili a piccoli uncini ed è in grado di pettinare il pelo, pulirlo a fondo, raccogliendo la peluria morta ed eventuali detriti che in esso si sono depositati. Il pelo e tutto ciò che rimane intrappolato sulle papille della lingua viene quasi completamente ingerito, poiché il gatto non è in grado di sputare, e poi li accumula nei vari tratti del gastroenterico sotto forma di “boli”. In molti casi i peli e i detriti, una volta ingeriti, giungono nell’apparato digerente per essere inglobati ed espulsi attraverso le feci (qualche volta con il vomito), ma non sempre tutto ciò avviene in maniera agevole. Capita infatti soprattutto nei soggetti che vivono in casa, che il deposito di peli permanga più a lungo nel tratto gastrointestinale creando vari fastidi.
Come possiamo quindi prevenirli? Prima di tutto, in modo particolare nei periodi di muta del pelo (che nei gatti casalinghi avviene molto più spesso rispetto a quelli abituati a vivere fuori, i quali cambiano il pelo un paio di volte all’anno a causa dei cambiamenti climatici), è opportuno coadiuvare la toelettatura quotidiana dei nostri amici pelosi spazzolandoli un paio di volte al giorno. In secondo luogo, oltre ad assicurarsi che il gatto sia sempre ben idratato, è importante osservare alcune regole alimentari, seguendo i consigli del proprio veterinario. Può essere utile l'utilizzo di un'alimentazione ad alto contenuto di fibre e l'utilizzo di mangimi complementari appositi che apportano la giusta quantità di nutrienti e di probiotici all’organismo del gatto facilitando, inoltre, l’espulsione delle matasse. Per agevolarne l’assunzione, i mangimi complementari sono stati pensate con l’aggiunta di malto d’orzo, di cui i gatti apprezzano tanto il gusto, in modo da poterli aggiungere alla dieta, o spalmarla sulle zampe durante il grooming e vedrete che non è difficile convincerli ad assumere la dose giornaliera!
Esiste anche un altro rimedio naturale, ovvero l’erba gatta, che apporta una fornitura extra di fibre. I nostri piccoli felini adorano il suo sapore e, se c’è in casa una pianta alla quale possono giungere senza ostacoli, vanno ad attingere in maniera del tutto autonoma ogni qualvolta avvertono piccoli fastidi.

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