La cura dei gattini orfani e il pericolo ipoglicemia

Per allevare a mano dei gattini orfani sono necessari un ambiente adeguato, pulito e accogliente, un’alimentazione corretta, stimolare periodicamente la minzione e la defecazione, e l’attenzione per la salute generale. I principali problemi che si possono incontrare sono l’ipotermia (raffreddamento), la disidratazione e la fame (con conseguente ipoglicemia – bassi livelli di zucchero nel sangue). Queste tre condizioni sono strettamente correlate ed è necessaria un’attenta osservazione dei piccoli per intervenire rapidamente se si verificano, per agire in tempo. I gattini sono molto delicati, di conseguenza possono ammalarsi e morire molto rapidamente. I gattini richiedono un assiduo impegno da parte di chi li assiste, soprattutto per le prime tre settimane, finchè non imparano a mangiare e fare i bisogni autonomamente. I neonati hanno bisogno di 10 pasti al giorno. I piccoli devono essere continuamente accuditi e devono stare costantemente con una persona che se ne prenda cura. L’intervallo tra i pasti deve essere rigorosamente rispettato. Per alimentare i gattini orfani non si deve usare latte bovino o di capra, perché contengono livelli di proteine e grassi troppo bassi per le loro necessità. Si devono utilizzare solo i latti artificiali sostituti del latte di gatta, che sono in vendita nei negozi per animali. Quando la produzione di latte della gatta è insufficiente a sostenere tutti i gattini, si raccomanda di integrare con un’alimentazione supplementare. Se i gattini sono orfani o la gatta non è in grado di allattarli, avranno bisogno di alimentazione completamente artificiale. Ci sono diverse formule commerciali disponibili nei negozi, ideate specificamente per i gattini. Il latte artificiale va preparato e somministrato seguendo alla lettera le istruzioni riportate nella confezione. Se i gattini stanno ricevendo un po’ di latte materno, la dose da somministrare va ridotta a metà o a un terzo del volume consigliato. La quantità consigliata nelle 24 ore va suddivisa in più somministrazioni giornaliere. I gattini di meno di 2 settimane di età devono essere alimentati ogni 3-4 ore, mentre i cuccioli di 2-4 settimane di età di solito possono essere alimentati ogni 6-8 ore. Il latte deve essere portato a 35-37,8°C prima della somministrazione (circa la stessa temperatura della pelle dell’avambraccio umano). La temperatura del latte va controllata facendo cadere alcune gocce sul dorso della mano. Ci vogliono solo pochi secondi per scaldare il latte alla giusta temperatura.
Oltre al latte in polvere, nei negozi si trovano appositi biberon per cuccioli e gattini. Per utilizzare correttamente questi biberon le dimensioni del foro della tettarella sono di importanza critica. Se capovolgendo la bottiglia le gocce di latte cadono dalla tettarella, il foro è troppo grande, e si rischia di soffocare il gattino. Se quando la bottiglia è capovolta il latte esce dal foro solo premendo la bottiglia con forza, il foro è troppo piccolo e il suo uso può provocare nel gattino scoraggiamento e il rifiuto a succhiare. Il foro delle giuste dimensioni permette al latte di gocciolare dal capezzolo premendo la bottiglia con uno sforzo minimo. Con l’uso, i fori della tettarella tendono ad ampliarsi, perciò può essere necessario rinnovare periodicamente le tettarelle. Con la crescita del gattino, il foro nella tettarella può essere gradualmente ampliato.
FREQUENZA DELL’ALIMENTAZIONE 0-2 settimane: 10 pasti nelle 24 ore a intervalli di 2-2,5 ore. 2-4 settimane: 7 pasti nelle 24 ore a intervalli di 2,5 – 3,5 ore. 4-5 settimane: 5 pasti nelle 24 ore a intervalli di 3,5 -5 ore. Si deve porre la massima cura nel curare l’igiene per quanto riguarda gli oggetti utilizzati nell’alimentazione dei gattini, la preparazione del latte e i gattini stessi. I gattini orfani sono inclini a contrarre infezioni quindi devono essere sempre tenuti puliti, e gli strumenti utilizzati per la preparazione e la somministrazione del latte devono essere sterili. Gli oggetti vanno accuratamente lavati con acqua calda e detersivo, disinfettati con amuchina e quindi risciacquati con cura. Prima di preparare il latte o maneggiare i gattini ci si deve lavare bene le mani.
Si consiglia di monitorare i tassi di crescita dei gattini pesandoli regolarmente con una bilancia che segni i grammi (ad esempio una comune bilancia da cucina). È meglio per pesare i gattini ogni giorno, sempre alla stessa ora, e registrarne il peso. Ogni gattino dovrebbe raddoppiare il peso alla nascita nei primi 7 – 10 giorni, quindi continuare ad aumentare di peso in modo costante. Un’alimentazione insufficiente o poco frequente può causare un’ipoglicemia, che si manifesta con grave depressione, tremori muscolari e, occasionalmente, convulsioni. Perciò se un gattino rifiuta il cibo si deve intervenire senza indugio perché è necessario un tempestivo intervento del veterinario. I gattini molto giovani non hanno riserve di glucosio che in caso di digiuno scende rapidamente. Un intervento rapido può salvare la vita del gattino. Se un gattino sta mostrando segni di ipoglicemia, qualche goccia di sciroppo di glucosio o di miele sulla lingua si può salvare la vita. Successivamente si somministra una piccola quantità di soluzione di glucosio, e si aumenta sia la quantità che la frequenza di somministrazione del latte.

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