La convivenza tra gatti è possibile?

Il gatto non si può considerare un animale da branco, infatti sa vivere e sopravvivere basandosi sulle proprie capacità e non soffre tanto la solitudine quanto piuttosto la noia. Ha bisogno di continui stimoli, quindi, coabitare con un altro gatto può essere un fattore positivo ma con le dovute accortezze. Il nuovo adottato dovrebbe avere età simile e possibilmente sesso opposto rispetto al gatto che già abbiamo in casa (esistono le eccezioni, ma evitiamo un cucciolo con un gatto anziano: per via di esigenze diametralmente opposte!).
Non c’è un numero fisso di quanti gatti possano convivere tra loro ma la proporzione con la grandezza e tridimensionalità dell’ambiente in cui abitano è molto importante. Infatti, i gatti, a differenza dei cani, vivono su 3 dimensioni: mensole, pensili, scalette e altro messi a varie altezze influiscono molto sulla qualità dell’ambiente. Inoltre, più fonti di cibo ed acqua a disposizione, oltre a graffiatoi e arrampicatoi sparsi, contribuiscono al corretto fabbisogno di un gatto di casa. La possibilità di usufruire di uno spazio all’esterno tipo un balcone o, ancor meglio, un giardino è un ulteriore fattore positivo. Il numero delle lettiere deve essere possibilmente il numero dei gatti + 1.
Fattore importantissimo è valutare la personalità del gatto: se il gatto è particolarmente socievole e giocherellone, può facilmente andare d’accordo con altri gatti; viceversa un gatto timido e diffidente con un altro simile potrebbe diventare o più socievole oppure ancor più riservato. Se il luogo dove abitiamo ha i requisiti giusti per far fronte al fabbisogno di più gatti, rispettandone il loro benessere, possiamo adottare un nuovo gatto.
L’introduzione deve essere graduale: la tempistica non può essere standard ma deve rispettare i tempi di risposta degli individui senza MAI forzature. Si inizia dividendo i territori già anticipatamente attrezzati con ciotole, lettiera, giochi, graffiatoi e altro. In questa fase si devono dare le giuste attenzioni ad entrambi i gatti e creare un rapporto, senza esser visti, con il nuovo arrivato. Il suo odore verrà percepito lo stesso dal nostro gatto di casa addosso a noi o nell’aria ma non sarà molto invasivo! Dopo qualche giorno, si possono scambiare i territori. In questa fase è importante vedere la reazione di entrambi i gatti, in particolare di chi già abitava con noi. Se tutto procede bene, si possono far incontrare in territorio neutrale e osservare cosa succede. La nostra presenza è fondamentale ma deve essere discreta quindi NON assentiamoci ed evitiamo di parlare o ricevere ospiti! A questo punto si possono presentare tre fasi: fase di distanziamento (i gatti si possono minacciare a distanza, si studiano anche da seduti e stanno molto attenti); fase di scaramuccia (uno dei gatti, spesso chi già c’era prima, aggredisce ed insegue l’altro, confinandolo e ci possono essere vocalizzazioni anche forti e peli che volano) e fase di obnubilazione (il gatto di casa diventa ipervigile e fa agguati all’altro per attaccarlo).
In quest’ultimo caso sono possibili aggressioni redirette verso il proprietario. Nel caso della terza fase, va rifatto sicuramente un passo indietro nell’introduzione: cioè dividere nuovamente i territori, farli mangiare in presenza l’uno dell’altro e non prendere le difese di nessuno ed evitare soprattutto le punizioni! Sarebbe opportuno utilizzare prodotti a base di feromoni specie specifici (tipo linea Feliway) in versione da mettere alla presa elettrica (sia nei due territori vissuti dai gatti che in quello neutrale) e in versione spray da spruzzare su un panno e passarlo sui mantelli di entrambi i gatti. Per quanto riguarda il gatto aggredito/non tollerato, sarebbe utile dare le gocce di Rescue Remedy versione alcool free (miscela antipanico di Fiori di Bach) per far fronte a questo momento di distress.
Nel caso di bisogni fuori dalla lettiera per marcatura territoriale: bisogna pulire senza esser visti con acqua calda e alcool; MAI usare candeggina e ammoniaca; inoltre, è opportuno introdurre un’altra lettiera da mettere in luogo tranquillo; assolutamente da evitare i cristalli, ma utilizzare sabbietta agglomerante ed inodore. Bisogna prestare SEMPRE attenzione ai casi di inappetenza, eccessiva tolettatura con mancanza di pelo e/o ferite, alopecie, cambio di abitudini e eccessivo isolamento. La convivenza tra gatti è quindi possibile ma bisogna prestare attenzione alla scelta dei soggetti e alla loro introduzione. Per qualsiasi dubbio contatta sempre il tuo veterinario.

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