LA TOSSE DEI CANILI C'E' SOLO NEI CANILI?

E' molto semplice capire quale sia il sintomo principale della malattia chiamata “tosse dei canili”! Ma la tipologia di malattia, la profilassi e l'importanza di questa patologia nella vita di tutti i giorni può essere meno scontata. Vediamone insieme le caratteristiche principali. La cosiddetta tosse dei canili è una patologia multifattoriale, ed è causata non solo da un unico agente eziologico, ma molteplici, sia virus sia batteri. I principali indagati sono Adenovirus, Herpesvirus, Coronavirus, Bordetella, Pseudomonas, Klebsiella e Streptococcus. Questi virus e batteri una volta entrati nel sistema respiratorio dei cani cominciano a danneggiarlo, colpendo soprattutto bronchi e trachea, dove sono presenti moltissimi centri della tosse. La tosse che questi organismi riescono a scatenare è molto forte, quasi incoercibile e può durare per vari giorni. La durata e l'intensità della tosse dipende dalla quantità (e variabilità) dei microrganismi coinvolti e dal sistema immunitario del cane. Come fa un cane a contagiarsi? Questo è il grande equivoco di questa malattia. Non si tratta infatti di una patologia che si prende solo nei canili! Un cane infatti si può contagiare in tantissime altre situazioni. Dove c'è un gruppo di cani è più probabile che sia presente il mix di virus e batteri che causano questa malattia, quindi un cane può infettarsi da un altro cane che incontra nei parchi, nelle aree di sgambamento cani, nei centri cinofili, nelle pensioni,...Praticamente ovunque! Più i cani socializzano tra di loro, più è alto il rischio di contrarre questa patologia. Ma la socializzazione dei cani è un punto cardine del loro benessere, e non possiamo assolutamente privarli di questo fondamentale aspetto della loro vita. Si può quindi garantire loro la libertà di socializzazione senza la paura del contagio? Si, con la giusta profilassi. La normale vaccinazione copre purtoppo solo alcuni dei virus coinvolti; se si vuole la massima protezione si può aggiungere alla vaccinazione di base anche la vaccinazione per la Bordetella, il batterio principalmente coinvolto nella patogenesi di questa tracheobronchite infettiva. E' un vaccino intranasale, che agisce quindi localmente, e che si può abbinare fin da cuccioli alle normali vaccinazioni di base. Perchè consigliare questa vaccinazione? Perchè anche se è vero che raramente questa patologia sfocia in una broncopolmonite, l'intensità della tosse (che spesso peggiora di notte), può portare a episodi di vomito, forti mal di gola, disappetenza anche prolungata. Senza contare che nei cani non in perfetta salute, può effettivamente essere pericolosa: pensiamo ad esempio ai cuccioli che hanno un sistema immunitario debole, a cani con bronchiti croniche, a cani cardiopatici,... La prognosi dipende non solo dalle condizioni generali del cane ma anche dall'immediatezza della diagnosi: meglio portare subito il cane dal medico veterinario e non lasciarlo tossire per giorni, perchè prima si comincia ad alleviare al tosse prima spariranno anche tutte le sequele. La terapia, essendo la tracheobronchite infettiva una patologia multifattoriale, è anch'essa multifattoriale e va basata sul singolo cane: i farmaci cardine sono gli antinfiammatori non steroidei a cui si devono aggiungere, a seconda del caso, diversi tipi di antitussigeni e terapie di supporto. La diagnosi solitamente è clinica, ma le radiografie del torace aiutano moltissimo nell'escludere altre cause di tosse e quindi facilitano l'inquadramento del paziente.

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