I pericoli della dieta BARF

La dieta BARF (Biologically Appropriate Raw Food) è una dieta per cani composta principalmente da carne cruda, ma che può contenere anche ossa, frutta o verdura. Nonostante sia una dieta meno economica di altre e che richiede molto più tempo e impegno per essere preparata, negli ultimi anni è stata scelta da molti proprietari come alimentazione per i loro animali perchè più naturale rispetto ad altre tipologie di diete. Nel caso in cui si voglia dare questa dieta al proprio animale, non bisogna scegliere da soli le quantità e il cibo da dare, ma è meglio far creare una dieta adatta all'animale dal proprio veterinario per ridurre la possibilità di causare squilibri nutrizionali di vario tipo (ad esempio eccesso o carenza di proteine, calcio, grassi, vitamine, etc.) con conseguenti patologie ai reni o ad altri organi. Inoltre, il veterinario saprà anche aiutarvi a scegliere con cura e attenzione gli ingredienti da utilizzare riducendo la possibilità che gli animali assumano ingredienti tossici come cipolla, uvetta, aglio o altro. Oltre a questo pericolo, gli animali che assumono la dieta BARF, possono essere soggetti a varie problematiche legate all'assunzione di ossa presenti nella dieta, come ad es. perforazione dello stomaco o dell'intestino, lesioni alla bocca, fratture dentali, etc. Un ulteriore pericolo per la salute degli animali, che molto spesso viene sottovalutato, è quello di tipo microbiologico, ovvero la contaminazione delle carni crude utilizzate nella dieta con agenti patogeni (soprattutto batteri e parassiti). Rispetto ai parassiti, i batteri sono stati ritrovati molto più frequentemente all'interno delle diete BARF, soprattutto Salmonella, Campylobacter ed Eschericchia coli; probabilmente perchè in grado di sopravvivere più facilmente al congelamento. Il ritrovamento dei batteri nella carne cruda, utilizzata per questa dieta, fa immaginare con quanta facilità questi agenti patogeni possano infettare gli animali che la assumono. Oltre agli animali però, batteri e parassiti possono essere trasmessi anche all'uomo attraverso il contatto diretto con la carne cruda contaminata o con il contatto con l'ambiente nel quale vive il cane. Nell'ambiente, infatti, i microrganismi possono essere facilmente diffusi attraverso il contatto delle superfici con l'alimento contaminato o grazie alle feci o saliva degli animali infetti. A questo proposito, in diversi campioni di feci di cani alimentati con la dieta BARF, è stata trovata la presenza della Salmonella dimostrando che la diffusione dei batteri e parassiti attraverso le feci è possibile e che è maggiore nei cani che assumono questo tipo di dieta rispetto a quelli alimentati con una dieta industriale (crocchette).
Un altro aiuto alla contaminazione è dato dalla capacità dei patogeni di sopravvivere per uno svariato periodo di tempo sulle superfici entrate in contatto con la carne cruda contaminata e dalla mancata applicazione di pratiche di igiene adatte a ridurre la loro diffusione (es. non lavarsi le mani dopo aver toccato la carne cruda, non pulire le superfici dove è stata appoggiata, appoggiarla e tagliarla sulle stesse superfici dove si appoggia il cibo destinato alle persone, etc). Fortunatamente, sia batteri che parassiti, non causano infezioni gravi, anche se il rischio di sviluppare una malattia di varia gravità è maggiore nei soggetti con sistema immunitario debole o alterato (anziani, bambini, donne in gravidanza, malati o altro). Per questo motivo, questa tipologia di dieta andrebbe valutata attentamente nelle famiglie in cui sono presenti questi soggetti data la facilità con cui persone e animali possono infettarsi. Al fine di ridurre la trasmissione di batteri e parassiti all'uomo e agli animali viene suggerito di congelare la carne per almeno 4 giorni a -18°C/ -20°C prima di darla all'animale, per ridurne il grado di contaminazione, e di aumentare lo scambio di informazioni con il proprio veterinario su come gestire correttamente questa dieta per ridurre il rischio per la salute sia del proprio animale che per l'uomo.

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