letargo testudo

IL LETARGO è una fase di riposo stagionale, è una strategia che mettono in atto gli animali per abbassare il metabolismo e proteggersi dal freddo. In questi periodi tutte le funzioni vitali dell’organismo rallentano, in modo da determinare un minimo consumo energetico e quindi permettere la sopravvivenza dell’animale anche senza alimentazione ed idratazione. Le testudo Hermanni, Graeca e Marginata (fauna selvatica italiana) vanno fisiologicamente in letargo nei mesi più freddi. Mano mano che le temperature si abbassano gli esemplari di queste specie mangiano sempre meno, fino a cessare totalmente di alimentarsi. Si sotterrano da ottobre e marzo (dipende molto dalla temperatura esterna). Questo periodo è molto importante per l'animale Si riducono considerevolmente frequenza cardiaca e respiratoria, il sistema digerente sospende la sua attività ed anche le difese immunitarie sono meno efficienti. Durante l’ibernazione la testuggine non si alimenta, ma attiva dei meccanismi conservativi che le permettono di mantenere il metabolismo a livello basale consumando le riserve corporee accumulate durante il periodo estivo di attività. Risulta quindi essere una situazione molto delicata, vediamo come si può gestire al meglio. VISITA DAL VETERINARIO. Bisognerebbe fare una visita per stabilire se l'animale può effettuare il letargo. Durante la visita verrà richiesto anche un campioni di feci per stabilire se sono presenti dei parassiti. AL RISVEGLIO è CONSIGLIATA UN ALTRA VISITA DAL VETERINARIO. Una visita post letargo è indispensabile in tutti quei casi in cui l’animale fatica a riprendere tutte le funzioni organiche o in caso in cui si manifestino sintomi patologici; tra i più comuni i rumori respiratori, starnuti, muco dalle narici o lesioni su cute e/o carapace. La tartaruga deve perdere durante il letargo al massimo il 5% del peso corporeo. TEMPERATURA La temperatura ideale è compresa tra i 3 e i 10 °C. Una temperatura più alta, tra 10°C e 18 °C, manterrebbe la tartaruga ancora in grado di muoversi e consumare energia ma senza avere la forza di alimentarsi ed idratarsi. Una temperatura più bassa, inferiore ai 2°C, potrebbe causare lesioni da congelamento. COME AVVIENE? Dalle 2 alle 4 settimane prima del letargo (a seconda della taglia) la tartaruga diminuisce e poi sospende la sua alimentazione. Il periodo di ibernazione invernale infatti deve essere trascorso tassativamente con il tratto digerente vuoto, i residui di cibo fermi nel canale digerente possono andare incontro a putrefazione provocando una infezione che può interessare dal cavo orale all’intestino, fino a provocare una setticemia letale. Durante la fase di preparazione al letargo invece l’acqua deve essere lasciata sempre a disposizione in una ciotola bassa ed ampia (ad esempio un sottovaso) in cui la tartaruga possa anche immergersi fino al mento. COSA FARE SE NON VIVONO IN GIARDINO? Riempire di terriccio, torba o corteccia una scatola di legno con i fori, mettere all’interno la tartaruga e coprirla con foglie secche. Chiudere la scatola per ripararla da altri predatori (come i ratti) e riporla in un luogo della casa non riscaldato, per esempio la cantina o il garage. Consigliato un luogo dove si possono monitorare temperatura e umidità. SE VIVONO IN GIARDINO Attenzione ai cambiamenti climatici improvvisi e ai predatori (topi, rapaci, talpe, corvi)che possono mangiucchiarle finchè dormono. POSSO FAR SALTARE IL LETARGO? No, salvo per soggetti malati, ma sarà il veterinario a concordare se può saltare il letargo. Il letargo è una condizione fisiologica e permette all’organismo il riposo per affrontare una nuova stagione di accrescimento e riproduzione.

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